Oggi una lista davvero speciale, senza gif ma con protagoniste d'eccezione: bloggers, stylist e creative,
italiane e internazionali, che mi hanno confessato cosa amano, e cosa odiano, nel mondo dell'interiors, della decorazione e dei trend in generale. Alcune cose mi hanno sorpresa, altre me le aspettavo... ma ora voglio sapere anche le vostre riflessioni: siete d'accordo con queste opinioni o avreste scelto qualcos'altro? Parliamone ;)
ILARIA CHIARATTI - Ida Interior Lifestyle - L'olandesina regina di stile e fotografa d'eccezioneAmo: il mix di vintage, handmade, design e recupero
Odio: chi non osa perchè "così non si fa". Chi segue i trend solo perchè "conviene"
ELISABETTA VIGANO'- Wunderlab - Fantasia e stile al potere! Chi non ama le sue creazioni viste su Casafacile?Amo: Le frange sui mobili e le lampade Stilnovo
Odio: Le stampe animalier nell'interiors e i pallets
Mi ha stancato: non avrei mai pensato di dirlo ma... il rame! Sono passata all'ottone ;)
VALENTINA DAVERI - A Day With V - La bellezza nascosta nelle piccole cose
Amo: la tendenza ormai consolidata di arredare le nostre case con le piante: a terra, appese o in bella mostra sui davanzali: dicono molto di noi e ci aiutano a vivere meglio
Odio: le stoviglie in melammina: non amo la plastica e cerco di usarne il meno possibile, sopratutto a tavola e in cucina
HOLLY BECKER- DECOR8 - La stylist che tutte vorrebbero copiareAmo: quando le persone si esprimono in modo autentico attraverso il loro stile personale. Mi piace davvero molto quando incontro persone vestite esattamente come vogliono, persone che arredano le loro case in modo personale, con stile e sicurezza.
Odio: quando le persone si lasciano vincere dalla paura. Sono coraggiosa quando si parla della mia carriera, la mia famiglia, le mie amicizie ... Ma ci sono altre cose che temo molto, così lascio che la paura mi impedisca di fare qualcosa che voglio davvero o di cui ho bisogno. Non temo il fallimento o il dover affrontare le persone se fallisco, non ho timore di provare qualcosa e rendermi conto che è stata una perdita di tempo o che non mi sono davvero divertita. A volte ho paura di apprezzare qualcosa troppo e poi di cambiare la mia intera vita come la conosco. Ma non temo il fallimento, ed è abbastanza strano... ora che rispondo a questa domanda mi chiedo come mai. Immagino sia perché non vedo mai il fallimento come una vera sconfitta, perché almeno hai provato ed è fantastico - ora non avrai rimpianti per non aver tentato.
Cosa mi ha stancato: vedere la perfezione e il minimalismo senza calore e un tocco personale. Quando vedo quell'arredamento minimalista che manca di carattere mi viene subito da pensare a un catalogo, ma anche a persone che non sono aperte emotivamente o che sono spaventate di mostrare il loro vero volto. Quando guardo libri e riviste non vedo nessuno sorridere in quelle case: sembra di guardare un film di fantascienza, qualcosa di futuristico, deprimente, in cui siamo tutti robot e la nostra stanza consiste solo in un posto dove sedersi, dove anche la tazza di caffè è finta, e le scarpe sul pavimento di cemento servono solo come prop per le foto su Instagram. Penso sia arrivato il momento di abbracciare un po' di sana imperfezione. A essere onesta mi capita di vedere su libri, riviste o blog case che sembrano chiese, musei o ospedali... Casa è dove facciamo la doccia, cuciniamo, giochiamo con i nostri bambini, lavoriamo sul nostro portatile, guardiamo la televisione, facciamo cose, laviamo il bucato, facciamo l'amore, litighiamo, urliamo, sussuriamo, facciamo torte di compleanno, giochiamo con il nostro cane ... . E la vita reale non è mai perfetta o ben curata. Perché non mostrarla di più nelle foto che condividiamo online? I libri che leggiamo, le riviste che compriamo ... Perché non mostrare un po 'più della vita reale, che poi è quella che parla realmente di noi?
ALESSANDRA BARLASSINA-Gucki - Con il suo stile allegro e inconfondibile ci parla di interni, colore e lifestyle Amo: l'abbinamento di velluti rosa e dettagli in ottone. In questo momento sono ossessionata dai lampadari in ottone!
Odio: le cose fintamente invecchiate: la patina del tempo è una bellezza impossibile da ricreare
Cosa mi ha stufato: il legno sbiancato. Forse ne ho visto, e amato, troppo. Ora ho voglia di esplorare le varie essenze del legno nella loro bellezza naturale
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CAMILLA CORRADI- La Tazzina Blu Per chi ama circondarsi di bellezzaAmo: quando il design significa qualcosa, quando una casa è vissuta ed assomiglia a chi la abita
Odio: i materiali che fanno finta di essere altro! I gres effetto legno, eh no bello mio non puoi dare le stesse sensazioni di un materiale nobile come il legno... e poi le cementine: per me possono estinguersi come i Dodo!
ARIANNA TRAPANI - Heart Home Magazine Stile e nuove tendenze tutte narrate attraverso le immagini del bellissimo blog e magazine, direttamente da UK
Amo: Blush Pink! Non ne ho mai abbastanza di questo colore. Appena vedo questa tinta negli interni, sono già innamorata. Il miglior tipo sono sedie o divani in velluto di questo colore. Aggiungilo in una casa minimalista per dare un tocco di sottile femminilità ma non troppo prepotente. È la combinazione perfetta e il marito non si accorge nemmeno :)
Odio: gli interni che sembrano troppo costruiti. A mio parere, trasformare la casa in un perfetto showroom la rende troppo impersonale. Le case devono avere personalità e spesso la perfezione è noiosa. Non avere paura di mescolare e abbinare e condividere i pezzi che ti interessano davvero e che raccontano una storia. Non ci sono regole!
Mi ha stancato: lo shabby chic. Un'intera stanza in questo look mi sembra antiquata e stancante. Non fraintendermi, adoro alcuni mobili rustici in legno e amo l'intero mix di vecchio e nuovo. Eviterei semplicemente di usare questo stile per un'intera stanza o, addirittura per un'intera casa!
GRAZIA CARUSO- Vesper Design Eclettismo e stile elevato all'ennesima potenzaAmo: la capacità di sorprendere. Tra riviste, Instagram, Pinterest e blog di interiors, viviamo immersi in una costante bulimia di immagini ispirazionali. Il bello arriva sì, ma quasi non emoziona più. La sfida la vincono quelle case che riescono a scodellarti sotto il mento l'incontro di sapori che non avevi mai immaginato. Oggi lo stile nordico mi annoia un po' proprio per questo: lavorando di sottrazione ( a partire dal colore) in linea di massima esprime schemi ripetuti... e la sperimentazione?
Odio: tutto ciò che è finto. Finta pietra, finto marmo, finto parquet, finto vintage. Dal gres che imita il parquet al presunto mobile in stile industrial acquistato presso il supermercato dell'arredo. L'autencità è un valore aggiunto, sempre.
VALENTINA RAVIOLO - Appunti di casaIl minimal come ragione di vita
Amo: i colori luminosi e il contrasto tra bianco e nero; le case accoglienti, confortevoli e personali; i tocchi naturali e il benessere green: amo le tazze e i vassoi e ho un vero e proprio debole per i cuscini, ne ho troppi ma non riesco a resistere!
Odio: il colore arancione, le piastrelle in gres che imitano il legno; le case museo, il servizio buono che non si usa mai, l'accumulare oggetti inutili o che non servono, i mobili porta tv... inclusa la tv!
SIMONA ORTOLAN- Il Pampano interiors a misura di bambino e di creativitàAmo: dire tutto non vale, lo so! Quello che amo veramente è la capacità di rendere un ambiente davvero unico e cucito sulle persone che lo abitano. Non è solo l'abilità di disporre gli arredi e riuscire a sfruttare ogni piccolo spazio: l'interior è davvero un mondo di vivere la casa. Non è la semplice progettazione di uno spazio, ma riuscire a renderlo vivo e pulsante.
Odio: nulla in particolare, d'altronde per me è una passione e un lavoro. Quello che mi infastidisce sono i clienti che ti chiamano per un progetto ma alla fine vogliono fare di testa loro e non ascoltano i consigli progettuali: così non si riesce a comunicare e diventa davvero snervante. Cerco di inquadrarli subito, perdo un lavoro ma ci guadagno in salute ;)
Cosa mi ha stufato: nulla a che vedere con stile e arredo ma con la professione e la confusione che regna, in Italia, in questo settore. Ormai da anni tiriamo dentro termini anglosassoni per inquadrare apparentemente alcune professioni ( università e scuole sono le prime colpevoli) senza nessun criterio. Mi è appena capitato che un cliente di fronte al mio biglietto da visita, si sia meravigliato che mi sia presentata come "interior designer" nonostante fossi architetto... comunque ti ringrazio perchè mi attirerò un po' di accidenti, ma ho deciso di scriverci su un post.
ELISABETTA RIZZATO -Italian Bark Design e nuove tendenze, inseguendo un biscottoAmo: le atmosfere chiare e scandinave; nella mia casa dei sogni c'è un camino e una sedia di rattan appesa dove potermi dondolare...
Odio: i tappetini del bagno, le tende troppo corte e i tavoli di vetro!
BARBARA IULIANO- Casa Del Caso l'instancabile segugio delle case più belle della reteAmo: la poesia delle piccole cose, la semplicità minimale e calda. I pezzi retrò di mia nonna, il design democratico,la freschezza dei nuovi inizi e i materiali naturali.
Odio: le case vetrina, perfette ma impersonali che sembrano fotocopiate; il troppo pieno, le pareti colorate, il mix&match chiassoso, i fiori e le piante artificiali, le mode del momento senza una personale interpretazione.
SARAH TOGNETTI- Shabby Chic InteriorsLa guru dello shabby più elegante e moderno ( avete visto la sua casa sull'allegato decor di Casafacile?)Amo: a prescindere dallo stile di una casa, che sia shabby o nordico o industriale, che ci sia quel pezzo unico che da carattere a tutto l'ambiente: un vecchio mobile di famiglia o qualcosa acquistato al mercatino che renda la stanza originale e personale.
Odio: quando una casa è piena di oggetti e ninnoli in finto stile shabby
Cosa mi ha stufato: non sopporto l'idea di acquistare tutto l'arredamento da un unico mobiliere come si faceva una volta. E' impersonale e banale
ANTONELLA PIEMONTE- Blog A Cavolo Pugliese verace e creativa a tutto tondoAmo: gli open space e gli ambienti luminosi, ma non troppo; il mood botanico e naturale; le palette delicate fatte di grigi, verdi, legni chiari, bianchi e azzurro polvere. Adoro riutilizzare i mobili cambiando la loro destinazione d'uso: per esempio gli armadietti della palestra come dispensa in cucina ;)
Odio: gli appartamenti con troppe scale, finestre enormi che danno sulla strada ( non riuscirei a vivere in certi paesi del Nord Europa dove tutti possono guardare in casa di tutti, anche se è vietato). Non sopporto lo shabby fatto di pizzi e merletti, e il neo moderno. Il total white, il rosso e l'arancione. In generale tutto ciò che è finto: il finto shabby, finto industriale, il finto parquet, ecc.
Mi ha stufato: vedere case tutte uguali, con mobili comprati in serie nei negozi, tutto coordinato. E quelle case perfette dove è vietato stropicciare il letto tuffandosi sopra ;)
FIORELLA ZUCCA-Rinnovatrice Piccoli Spazi La rossa che aiuta a dare stile e organizzazione anche alle case più piccole.Amo: l'arredamento può avere un milione di sfaccettature diverse e scegliere è davvero difficile, direi che la cosa che mi affascina di più è la capacità che hanno gli oggetti, i colori e i materiali di influenzare in modo positivo o negativo lo stato d'animo delle persone.
Odio: senza ombra di dubbio i glitter! Glitter alle pareti, sul top della cucina, persino sulle piante... anche no grazie!
Mi ha stancato: lo shabby chic perchè come tutte le mode spesso è utilizzato in modo eccessivo e non si adatta al contesto. Insomma, è ora di dire basta ai cuoricini di stoffa, pois e alla vernice color tortora.